Giovanni e Rosario: il nostro impegno per il valore e la ricchezza delle differenze
La storia che racconto è la mia e di mio marito Giovanni.
Ci siamo conosciuti nel giugno 1984. Io quasi 26 anni e lui quasi 30. Ci siamo sposati a Oporto il 15 marzo 2014, dopo 30 anni di vita insieme.
Il nostro matrimonio è stato bellissimo. In Portogallo alla cerimonia di matrimonio svolta in un bellissimo giardino erano presenti i parenti (fratelli, sorelle e nipoti tutti) e gli amici. Si era in 60 e tutti felici e commossi. Un giorno bellissimo che, dopo 30 anni di vita insieme, ci dava il senso tangibile del grande amore che gli amici e i parenti avevano per noi e per la nostra storia: gioie, dolori e affanni erano stati condivisi.
In tutti questi anni abbiamo testimoniato il nostro amore senza se e senza ma. Alla luce del sole ogni giorno della nostra vita insieme. Abbiamo sempre creduto, vissuto e condiviso il nostro amore con lo scopo di vivere senza discriminazioni. Ci siamo impegnati in questo, non solo come un valore civile, ma in quanto partecipi di un mondo nel quale fosse importante far emergere il valore e la ricchezza delle differenze. Perché l’amore è quella dimensione straordinaria che va al di là dei singoli orientamenti sessuali.
Dopo tanti anni insieme e dopo un matrimonio celebrato in esilio, lottiamo ancora e senza sosta per quel principio di uguaglianza che è alla base di ogni amore e della vita di ogni persona e di ogni coppia
Ora noi vogliamo in questo paese il riconoscimento del nostro matrimonio non solo perché questo è un principio giuridico di uguaglianza ma perché nessuno può affermare che non lo sia. Giovanni e io siamo riconosciuti come famiglia in molti paesi dell’Unione Europea. Qui nel nostro paese non abbiamo nessuna legge che riconosca la responsabilità che questo amore dà a uno verso all’altro.
Lavoriamo, paghiamo le tasse e contribuiamo come tanti alla crescita di questo paese. Ed è tempo che i nostri diritti siano riconosciuti, tutti nessuno escluso. Sia riconosciuta la nostra famiglia, siano riconosciute tutte le famiglie come la nostra e i figli senza sé e senza ma.
Il nostro amore e il nostro matrimonio non sono una brutta copia come molti vogliono farla sembrare. Sono Unici come sono tutte Uniche le storie d’amore e i matrimoni di tutti. Noi restiamo in attesa, anche se io di anni ne ho 57 e Giovanni 61…
e non molliamo…
Rosario Murdica
Categories: Segnalazioni
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